Il grande compito delle istituzioni e della comunita’ brindisina : stanare con tutte le forze gli imbecilli e gli idioti.

Da Brindisi Sera del 26 luglio 2017

Una giornata, ieri, che Brindisi non potra’ mai dimenticare.  In fumo ettari di vegetazione  e canneti all’ interno dell’invaso del Cillarese, un patrimonio  della citta’ e del territorio a cui qualche imbecille  e idiota ha mancato di rispetto.

Fiamme altissime, spaventose, devastanti, che hanno divorato in pochi minuti circa 30 ettari, il paesaggio che aspetta solo di essere coccolato e curato, e gettando nella preoccupazione e sconforto  i residenti. Gia’, l’invaso del  Cillarese, di proprietà del Consorzio ASI  Brindisi, un mix di flora e fauna, sul quale ad esempio, ormai da diverso tempo, vi sono  progetti di riqualificazione presentati anzitempo dall’ex Presidente  Marcello Rollo e presentati  alla Regione Puglia (in attesa dei necessari finanziamenti, e qualcosa proprio in questi giorni si starebbe sviluppando, come confermato tra l’altro dall’attuale massimo responsabile  ASI  Mimmo Bianco).

Per spegnere un incendio che e’ iniziato praticamente dalla zona adiacente la Masseria Cillarese per svilupparsi completamente dentro l’ invaso e addirittura oltre, ci sono volute numerose squadre dei Vigili del Fuoco, con l’utilizzo del canadair. Numerose  e tempestive telefonate da parte di molti cittadini, oltre alla pronta segnalazione da parte delle Guardie Volontarie Ekoclub che per tutta la stagione estiva (in convenzione proprio con il Consorzio ASI)  svolgono all’ interno del  parco – invaso servizio di vigilanza anti incendio.

Encomiabile, sino a tarda sera, l’ impegno dei Vigili del Fuoco brindisini, in sinergia anche con i vigili urbani, carabinieri, alcune volanti della polizia.

Focolai e focolai di un incendio che rimarra’ a lungo nella memoria  dei  “veri brindisini”, non certamente  per qualche imbecille  e idiota che ha dimostrato di non avere rispetto per l’ambiente e la citta’.

Perche’ non ci sono dubbi:  c’è dolo, volonta’ di accendere il fuoco, dietro ad un episodio che sta gia’ impegnando le forze dell’ordine  e le autorita’ preposte a scovare i responsabili. Un immenso patrimonio naturalistico distrutto dal fuoco, ma soprattutto da menti malate  che dovrebbero solo avere il coraggio di lasciare una citta’ che non meritano.

“Un lutto per la citta’ di Brindisi” , striminzite e rabbiose parole, ad esempio, da parte di Mimmo Bianco, Presidente  dell’ASI  che tanto stava pensando ed investendo su un progetto che vedeva la trasformazione definitiva dell’invaso in un parco totalmente usufruibile dalla cittadinanza.

Vedremo nei prossimi giorni che tipo di interventi si possono fare, per salvare un patrimonio della citta’ che non merita di essere offeso barbaramente. Noi ci auguriamo, facendo il nostro compito, che i responsabili di  questa  “barbarie civica”   abbiano gia’ il fiato sul collo.

Chi non vuole bene a Brindisi (citta’ gia’ martoriata da emergenze sociali, ambientali  e occupazionali) merita di essere cacciato ed emarginato, senza se e senza ma. Insieme a quelli incivili che quotidianamente, nonostante gli appelli del Comune e dell’ azienda che ha attualmente in appalto la raccolta rifiuti, gettano rifiuti per terra. Quindi, stampa compresa, contribuiamo  tutti  insieme a stanare gli idioti ed imbecilli. Non e’ impossibile.

Editoriale  di Ferdinando  Cocciolo .

LINK: http://www.brindisisera.it/dettaglio.asp?id_dett=27799&id_rub=131

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